Cenni Storici

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Storia

I primi tessuti di seta sembra che siano stati prodotti in Cina durante il terzo millennio a.C., riuscendo ad inventare un metodo capace di lavorare il prezioso filamento emesso dalle larve della falena Bombyx mori.

Per molti secoli la lavorazione fu mantenuta segreta dalla Cina. Con l’andare del tempo iniziarono i commerci fra oriente e occidente e nacque la Via della Seta i tessuti di seta così iniziarono ad uscire fuori dai confini della Cina insieme a matasse e filamenti.

La Via della Seta partiva da Pechino, costeggiava la Grande Muraglia fino ad attraversare la Porta di Giada, da li utilizzando vari percorsi costeggiava il deserto del Turkestan, passando poi per Samarcanda, l’Asia Minore, fino ad arrivare a Costantinopoli e poi sulle rive del Mediterraneo.

I principali estimatori della seta erano i Greci ed i Romani che utilizzavano questo tessuto per la realizzazione di vesti.
L’amore per la seta portò i Romani alla scoperta della sericoltura per poi specializzarsi nella realizzazione di tessuti di seta con decorazioni elaborate.

Con la caduta dell’Impero la lavorazione e commercializzazione della seta passò agli Arabi, che ne diffusero la lavorazione soprattutto in Spagna e Sicilia.

Dopo il Medioevo la seta divenne un tessuto più accessibile, e non più di dominio esclusivo delle classi privilegiate. Questo cambiamento fu portato dalla nascita in Italia di molte manifatture specializzate nella lavorazione della seta.
La sericoltura si diffuse un po’ in tutta Europa, in particolare in Francia che diede vita a manifatture molto grandi grazie all’appoggio dei sovrani.

La coltivazione del baco da seta però non è adatta a tutti i climi, pertanto con il tempo i territori dove veniva lavorata la seta tornarono a ridimenzionarsi.

Oggi la seta è tornata ad essere un tessuto prezioso, in quanto i costi di produzione sono piuttosto elevati, anche le sue caratteristiche la rendono un tessuto ricercato, non viene però usato nell’abbigliamento quotidiano.